È stata consegnata oggi 8 Ottobre a Fondazione Bambini e Autismo da una rappresentanza di Friulovest Banca la somma di diecimila euro che assieme alle donazioni raccolte fra privati cittadini, permetterà l’acquisto di un elettroencefalografo per sorvegliare la salute di ragazzi con autismo.

La banca infatti, attraverso l’iniziativa denominata: “Si può dare di più”, per ogni euro raccolto da Fondazione per l’acquisto del macchinario, donava cinquanta centesimi. Il budget finale è quindi frutto di donazioni private e del supporto della banca, con un mix di solidarietà che è andato a segno.

“Per le persone con disturbo del neurosviluppo non è facile comprendere un mondo che segue regole neurotipiche”, ha spiegato il Presidente della Fondazione Cinzia Raffin, “Anche fare un semplice elettroencefalogramma può risultare una procedura difficile da comprendere e invasiva. Difficile quindi divengono anche la prevenzione e la sorveglianza sanitaria”.

“L’elettroencefalografo che acquisteremo grazie anche al contributo di Friulovest Banca”, ha continuato Raffin, “va a incrementare la dote di strumentazione medica necessaria per effettuare visite ed esami medici autism friendly, erogabili all’interno delle nostre strutture attuali e, più ancora, nella nuova Unità di Urgenza e Prevenzione che costruiremo a Pordenone in via Roggiuzzole”.

“L’obiettivo della nostra impresa è fare utili ma ridestinarne una parte al territorio, per quelle attività che cercano di non lasciare indietro nessuno”, ha poi spiegato il Presidente di Banca Friulovest, Lino Mian, “Non credo che il mondo futuro ci vedrà sempre tutti sani e in forma e dunque sostenere iniziative come questa di Fondazione Bambini e Autismo sarà sempre più importante. Quest’anno compiamo 130 anni e continuiamo a rinnovare il nostro impegno, solo ieri sera ad esempio abbiamo consegnato tre dei tanti defibrillatori di cui abbiamo dotato il territorio”.

Il progetto: “Si può dare di più” di Friulovest banca ha come scopo quello di fare da catalizzatore ai fondi per stimolare una raccolta collettiva nel caso della Fondazione, nonostante la pandemia, si è centrato l’obiettivo